«Blackbird - racconta Mark - è stata la canzone più difficile da scrivere per quell’album. Le linee di chitarra per la strofa le suonavo da molto tempo e ci abbiamo lavorato sopra parecchio. Il resto del disco era finito, e mancava solo questa canzone. Eravamo bloccati, non si riusciva ad andare avanti, avrò riscritto l’assolo tre, quattro volte. Così, io e Myles ce ne siamo andati in stanze diverse, ognuno a ragionare sulla propria parte. Quando ci siamo ritrovati è stato molto strano: lui aveva un lick, io avevo un lick. Lui ha suonato la sua parte, io ci ho attaccato la mia ed ecco che si incastravano perfettamente nel bridge. Ci siamo guardati e abbiamo sentito una sorta di magia nell’aria. Da lì in poi è andato tutto liscio e veloce».
Nel 2011, è stata eletta dalla bibbia inglese Guitarist per il ‘miglior assolo di tutti i tempi’. Uno stupefatto Tremonti così commenta l’inatteso risultato: «Io non volevo vincere. Mio fratello mi ha chiamato e mi ha detto ‘hei, sei in lista per la vittoria, sei stato nominato’ e io ho detto ‘speriamo di arrivare secondi’, perché se vinci una cosa come quella, davanti a John Petrucci, Page, Hendrix, Steve vai… beh poi stai sicuro che le vipere ti attaccheranno da tutte le parti».
Testo: Myles Kennedy
Musica: Myles Kennedy, Mark Tremonti
Durata: 7:58
Album: Blackbird (8/10/2007)
Label: Universal Republic
Produzione: Todd Rundgren